Sara Solinas Psicologa Clinica, Psicoterapeuta, Analista Transazionale Certificata (CTA) molto preparata e disponibile che opera sul teritorio Veliterno.
Ho conosciuto La Dottoressa poco dopo che arrivai a Velletri; Seguiva, con dei suoi colleghi, un bimbo che accoglievamo nel primo nido famiglia.
Mi colpì, allora come ora, la sua disponibilità e preparazione ed anche la modalità di approccio con noi educatori... poche settimane fa lessi un suo post su facebook a riguardo ed ho deciso di contattarla per condividere insieme anche le sue riflessioni...
1) In relazione agli articoli che nel blog LaMaestraGiulia.it ho destinato alla routine, facendo un parallelo con la deprivazione della quotidianità che in questo momento siamo tutti costretti a vivere ed in particolare i bambini più piccoli, puoi dirci cosa ne pensi tu con le tue competenze di psicologa?
Cambiare le proprie abitudini all’improvviso può essere destabilizzante. Tutta la nostra quotidianità, quello che ci consente di prevedere cosa facciamo e cosa ci aspetta, non solo cambia ma danneggia la sicurezza che un ritmo di abitudini ci garantisce. Per questo è importante, soprattutto con i bambini e le bambine, ricercare un nuovo modo di Organizzare la giornata, che sia modellato sul nuovo contesto ma che mantenga caratteri familiari che richiamano alla loro routine precedente questo momento.
2) Puoi dirci come riconoscere nella pratica i segnali di frustrazione dovuti dall'assenza di routine?
La frustrazione può derivare da diversi fattori. Lo stare a casa per molto tempo causa una scarsa stimolazione esterna e poca esplorazione, la distante relazione con familiari, compagne e compagni di scuola, con le insegnanti, può determinare una forte crisi emotiva.
Ogni bambino mostra la sua difficoltà in modi diversi, difficile e anche rischioso definire un elenco di segnali. Ogni bambina ha sue caratteristiche e peculiarità familiari che contribuiscono alla modalità di espressione di un disagio.
Tra i più comuni segnali possono esserci pianto improvviso, apatia, difficoltà a addormentarsi, iperattività, proteste e scatti di rabbia. Tali espressioni vanno intese come reazioni a una situazione di stress e non segnali di patologia. L’ascolto, l’empatia e la condivisione di emozioni sono sempre una buona strategia per accogliere le paure e le preoccupazioni dei più piccoli.
3) Puoi dare un contributo rispetto allo strumento che ho proposto come supporto a seguire una routine fin anche alla costruzione di una nuova routine; l'orologio delle attività?
Certo, è un’attività in cui i bambini e le bambine non solo costruiscono una nuovo routine ma partecipano attivamente alla costruzione di essa.
4) In questo tempo così dilatato in un ipotetico orologio della 'nuova' giornata oltre ad aggiungere attività necessarie, di routine e di svago cosa pensi di ritagliare del tempo dedicato alla noia?
La noia è una stato di stasi che permette l’emergere di fantasia, creatività, problem solving. Inoltre stimola una adeguata gestione della frustrazione. Assolutamente non consigliabile riempire di impegni la giornata, fermarsi, pensare, stare con se stessi, riposarsi, annoiarsi sono buon modi per facilitare il benessere psicologico.